Animali non convenzionali:
Il Petauro dello Zucchero

Da un punto di vista di somiglianza, di abitudini e di stile di vita, sembra uno scoiattolo… ma in realtà ha molto più in comune con il canguro!

Come ci si prende cura di un Petauro dello Zucchero?

Curiosità

I maschi possiedono come carattere sessuale secondario tre ghiandole odorifere. La più evidente, sulla testa, è in corrispondenza di una zona alopecica.

Presentazione Generale

Forse il mammifero più particolare che troviamo tra i nostri Pet. Da un punto di vista di somiglianza, di abitudini e di stile di vita, sembra uno scoiattolo… ma in realtà ha molto più in comune con il canguro! originario dell’Australia, esso infatti è un marsupialide.

Caratteristiche

Come si vede dalle foto, il petauro ha una pelliccia quasi completamente grigia, con alcune strisce nere lungo il dorso dell’animale. La pelliccia è morbidissima, sembra velluto. Il maschio, generalmente più grande, raggiunge il peso di 120-160 gr, la femmina invece, 80-140 gr. Per distinguere i sessi, si tenga presente che il maschio possiede uno scroto tondeggiante carnalmente all’apertura cloacale, mentre la femmina possiede una apertura longitudinale sull’addome (il marsupio). la lunghezza, distribuita in ugual modo tra coda e corpo, è di circa 30 cm. Le due caratteristiche veramente peculiari e uniche nei Pet con cui normalmente abbiamo a che fare sono la presenza del marsupio e quella di una membrana tra arto anteriore e posteriore che utilizzano per planare, il patagio. L’aspettativa di vita è di 10-15 anni.

Habitat Casalingo

La gabbia deve svilupparsi in altezza. Le dimensioni minime dovrebbero essere 80×80 cm con altezza almeno 180 cm. Sono animali che amano saltare e planare, non possono vivere in una gabbietta da criceto! Forniamogli più nascondigli, e se possibile anche rami dai quali possono saltare e planare grazie al patagio e sui quali possono trascorrere tempo. proprio per questo, costruiamogli più ripiani e mensole.
Le ciotole di acqua e cibo vanno tenute nella parte alta della gabbia: mangiare con una completa visione della stanza li fa stare più tranquilli. come fondo della gabbia, un pellettato vegetale può andare bene.
Fornitegli diversi giochi, sia di legno atossico che di plastica, la ruota senza sbarre, quindi completamente di plastica per evitare che si incastrino le zampe, è uno dei giochi preferiti.
La gabbia va sistemata in un angolo o meglio ancora in una stanza tranquilla, lontano dalle correnti d’aria. La temperatura ambientale favorita è tra i 18 e i 25 gradi.
Vale la pena ricordare che questi animali hanno necessità giornalmente di uscire dalla gabbia in una stanza controllata e senza pericoli.
Insegnateli ad essere maneggiati fino dall’inizio: sono animali molto affettuosi se cresciuti nella maniera corretta.
Il petauro è un animale sociale, da solo soffre. E’ sempre meglio pensare ad un compagno/a.

Alimentazione

L’alimentazione è forse la maggiore difficoltà nella gestione in cattività di questi animali. Dobbiamo considerare che i petauri sono normalmente onnivori e predatori. La parte proteica della dieta, circa 1/4, può essere fornita con succedanei come carne di pollo lessata e, in misura minore, uova. La prima scelta però, sono sempre gli insetti da pasto come tarme della farina, grilli, camole del miele, scarafaggi… che vengono venduti nei negozi di animali. Per il resto della dieta, privilegiate frutta fresca e verdura con sapore zuccherino: si possono utilizzare piselli, mais, barbabietole, mele, pere, banane, manghi, kiwi, pesche, prugne e fichi. Fornite ad ogni pasto almeno 3-4 tipi diversi di cibo. Evitate prelevati e frutta secca… A loro piacciono di più, ma non sono troppo sani e rischiano di fare rifiutare il resto della razione.
Chiedete al vostro medico per le implementazioni vitaminiche ma soprattutto di calcio da aggiungere alla dieta.

Riproduzione

Senza dubbio l’elemento di maggiore interesse dell’allevamento di questi pet per la sua particolarità. La maturità sessuale è raggiunta dalle femmina ad un’età dai 7 ai 10 mesi, nel maschio poco più tardi. La riproduzione è abbastanza semplice in cattività e può avvenire tutto l’anno, anche per 3 o 4 volte. Come tutti i marsupialidi, la gravidanza dura pochissimo (15-16 giorni) ma al momento della nascita i cuccioli, generalmente 1 o 2, non sono affatto sviluppati. Lo sono abbastanza però da raggiungere il marsupio della madre, dove vivranno per le successive 7-8 settimane. In questo periodo darà molto importante lasciare tranquilla la madre, evitando di toccare i cuccioli. dopo questa fase, i piccoli petauri lasciano il marsupio ancora ciechi e vivono in simbiosi con la mamma o il papà che di solito è un ottimo genitore. A 7-10 giorni i piccoli aprono gli occhi ma continuano a succhiare il latte fino allo svezzamento. Durante questa fase, invece, è consigliato abituarli alla manipolazione.

Necessità Sanitarie

Non sono previsti vaccini per i petauri. E’ comunque consigliata una visita ogni 6 mesi, soprattutto negli animali non sterilizzati.
La sterilizzazione è consigliata soprattutto nelle femmine e comunque negli animali che non si intende fare riprodurre.

Quando Preoccuparmi

Atteggiamenti di isolamento
Apatia
Disordini della nutrizione
Ferite
Atteggiamenti aggressivi

Perché adottarne uno

Semplicemente perché sono animali docilissimi ed affettuosi se abituati fin da subito alle nostre attenzione. Inoltre la riproduzione è un aspetto sicuramente affascinante.

Perche non adottarne uno

Sono animali longevi che richiedono attenzione e affetto. Dobbiamo essere motivati! In più la preparazione dell’alimento richiede molta meticolosità e tempo.

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